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Non hai mai calcolato il TFR per la tua colf o badante? Ecco cosa fare

Pubbicazione 15/07/2025 18:31 - Aggiornamento 15/07/2025 19:32
TFR colf e badanti mai accantonato: cosa fare se non lo hai calcolato ogni anno
Cosa fare se non hai mai calcolato il TFR annuale (Foto: Canva Pro)

Se non hai mai calcolato il TFR per la tua colf, badante o babysitter anno per anno, niente panico. È una situazione piuttosto comune, soprattutto tra chi non ha esperienza come datore di lavoro domestico. La buona notizia è che si può rimediare. Basta ricostruire correttamente il TFR maturato nel corso degli anni, applicare le rivalutazioni annuali previste dalla legge e versare quanto dovuto alla fine del rapporto.

In questa guida ti spieghiamo, passo per passo, come comportarti se non hai mai accantonato o rivalutato il TFR.

Il TFR va comunque pagato

Il TFR è un diritto del lavoratore. Va sempre corrisposto, anche se negli anni non è mai stato conteggiato né messo da parte. Alla fine del rapporto, il datore è tenuto a versare l’intero importo maturato, comprensivo delle rivalutazioni annuali.

La ricostruzione a posteriori delle quote annuali

Anche se non hai mai calcolato il TFR, puoi (e devi) ricostruire anno per anno le quote maturate, usando:

  • Le buste paga o registri delle retribuzioni
  • Le ricevute dei pagamenti mensili
  • I dati riportati nella Certificazione Unica (ex CUD)

Per ogni anno, devi:

  • Sommare la retribuzione lorda annua
  • Dividerla per 13,5 per ottenere la quota di TFR
  • Rivalutare ogni quota, applicando:
    +1,5% fisso
    +75% dell’inflazione ISTAT

❗ Ricorda: la rivalutazione va fatta anno per anno, non tutta in blocco alla fine.

Fai questa operazione per ciascun anno in cui è stata accantonata una quota di TFR. La somma finale ti darà il totale rivalutato da corrispondere al lavoratore.

Nota: la quota di TFR maturata nell’ultimo anno non si rivaluta.

Ma quale inflazione si usa per il TFR?

Per calcolare correttamente la rivalutazione del TFR secondo la legge (1,5% + 75% inflazione), bisogna usare la variazione media annua dell’indice ISTAT FOI (Famiglie di Operai e Impiegati), al netto dei tabacchi. Questo valore viene pubblicato ogni anno da ISTAT all’inizio dell’anno successivo, ed è disponibile su: https://rivaluta.istat.it/Rivaluta/

Una volta individuato il tasso di inflazione FOI, si applica la formula:

1,5% + (inflazione ISTAT × 75%)

Dove trovare l’inflazione ISTAT per il TFR

Ogni anno, l’ISTAT pubblica il valore dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi. Questo indice è utilizzato per calcolare la rivalutazione del TFR maturato negli anni precedenti. Puoi consultare i dati ufficiali sul sito dell’ISTAT: Sito ufficiale ISTAT – Indici dei prezzi per le rivalutazioni monetarie.

Se non sai come fare, chiedi aiuto

Il calcolo non è impossibile, ma può richiedere tempo e attenzione. Se non ti senti sicuro, puoi:

  • Rivolgerti a un CAF o patronato
  • Contattare un consulente del lavoro
  • Usare un modello Excel per facilitare la ricostruzione

Come comunicare il pagamento alla fine del rapporto

Quando versi il TFR al termine del contratto:

  • Fai un pagamento tracciabile (bonifico o assegno)
  • Specifica nella causale: “Saldo TFR + nome lavoratore + periodo”
  • Fornisci una ricevuta firmata dal lavoratore per confermare il pagamento

5. Cosa rischi se non lo paghi

Se il TFR non viene versato, il lavoratore può:

  • Richiedere un decreto ingiuntivo
  • Agire per vie legali (entro 5 anni dalla fine del contratto)

Questo può comportare spese legali e interessi per il datore di lavoro, oltre a rovinare i rapporti.

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