Le mansioni di un collaboratore domestico sono l’insieme di compiti e attività che colf o badanti devono adempiere per contratto. Sulla base delle mansioni svolte si stabilisce la qualifica professionale di colf o badanti ovvero le categorie contrattuali o livelli di inquadramento, che determinano a loro volta lo stipendio e gli altri termini di impiego.
Mansioni e inquadramento
Ai fini dell’inquadramento vengono valutate le mansioni concretamente svolte dal lavoratore domestico: ad esempio le pulizie, giardinaggio, stiro, aiuto con i compiti dei bimbi, preparazione dei pasti, compagnia notturna, ecc…
Sulla basi delle attività lavorative svolte si può dare una qualifica professionale: colf, badante, babysitter, nanny, custode, giardiniere, cuoco, ecc..
I lavoratori domestici con la qualifica, ad esempio, di badante dovranno poi essere inquadrati a livello di categoria contrattuale anche sulla base di altri parametri, come il grado di autonomia e l’eventuale diploma professionale. Vedi: I livelli di inquadramento di colf e badanti.
Mansioni plurime
In caso di mansioni plurime, ai fini dell’inquadramento in una figura professionale, le mansioni di assistenza sono considerate prevalenti sulle altre (“mansione primaria e caratterizzante“).
Dunque, se le mansioni comprendono, oltre all’accudire una persona anziana e non autosufficiente, anche lo stiro, il collaboratore familiare avrà la qualifica di badante.
Passaggio a categoria superiore
È possibile che il datore di lavoro riconosca formalmente alla lavoratrice o al lavoratore una categoria di livello superiore a quella propria delle mansioni in concreto svolte al fine di consentire un trattamento retributivo migliore (“attribuzione convenzionale della qualifica“).
La progressione di carriera, o passaggio di categoria, avviene in modo automatico, secondo i principi qui descritti: Progressione di carriera.
Riferimento normativo: CCNL 2020 Art. 9