Colf, badanti e altri lavoratori domestici si distinguono anche per l’orario di servizio: ad ore, a mezzo servizio, a servizio intero.
Ci sono poi collaboratori familiari che prestano esclusivamente un servizio di lavoro notturno: prestatori di presenza notturna, prestatori di assistenza notturna discontinua.
A ore, a mezzo servizio, o a servizio intero?
Ecco come si differenzia l’orario di servizio di colf e badanti:
- lavoratori ad ore: se prestano giornalmente un’attività lavorativa inferiore alle 4 ore;
- lavoratori a mezzo servizio: se lavorano almeno 4 ore giornaliere, per un massimo di 8 ore;
- lavoratori a servizio intero: se lavorano oltre le 4 ore per un massimo di 10 ore giornaliere e convivono con la famiglia che offre loro, oltre la retribuzione pattuita, anche vitto ed alloggio.
Il lavoro notturno
Categorie a parte sono i collaboratori domestici che prestano esclusivamente servizio notturno:
- Prestazioni esclusivamente di attesa notturna
I lavoratori assunti per garantire esclusivamente la presenza notturna (non mansioni di assistenza, bensì di attesa), in un orario ricompreso interamente tra le ore 21 e le ore 8.
- Discontinue prestazioni notturne di cura alla persona
Il personale non infermieristico espressamente assunto per discontinue prestazioni assistenziali di attesa notturna all’infanzia, ad anziani, a portatori di handicap o ammalati, in un orario ricompreso interamente tra le ore 20 e le ore 8.
L’orario di servizio nel contratto di lavoro
Quando si assume una colf o badante, tra le principali condizioni di impiego del contratto di assunzione da negoziare c’è l’orario di servizio. Prima di contrattare, è importante capire qual è la normativa da rispettare.
Approfondisci: ORARIO DI LAVORO: Linee guida per colf e badanti.
Riferimento normativo: CCNL 2020 Art. 14 Orario di lavoro e Art. 10-11 Prestazioni notturne.